10 November 2016

metti poi un uragano

 
 
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C'erano una volta

 
  una squabus 

 un chercheur

      un Alfetta


.Poi

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 un mattino di inizio agosto, all'alba  -sei minuti prima dell'alba, per essere precisi -

è arrivato lui... 
 
Lui

 bisognerebbe raccontarlo. 

Di come è arrivato, calmo e pacifico. E dell'uragano dolcissimo che ha rappresentato. 
 
 
 
Lui che, tra l'altro, è in cerca di un nome per il blog.
Ci sono dei validi candidati. Ma ne parliamo un'altra volta, senno perdiamo il "filo". Per questa volta chiamiamolo Dolce-Uragano

Lui che c'erano  tipo i blocchi, gli intoppi, gli ingorghi emotivi e non si riusciva mica ad abbandonarsi alla gioia aspettandolo. Lo si è spettato sena fronzoli, si diceva.
 
Poi..
 
.Poi i blocchi, gli intoppi, gli ingorghi li ha buttati giù uno ad uno. Con pazienza e dedizione. Un uragano benefico. Una gioia da non dormirci la notte, che non bastavano i suoi risvegli,ci voleva anche l'insonnia da felicità . Metti poi questa insonnia insieme alla fatica delle prime settimane e si arriva alla devastazione fisica  estrema -nascosta dall'euforia- Allo stupore esistenziale. Chè squabus -si conferma- è incline al baby-high, più che  blues. 
 
Noottate a guardare il soffitto e dire non pposso tornare alla vita di prima. Non ancora. Lunghe ore notturne a prendere decisioni, a vagliare possibilità. Che non è morale, dovrebbe essere vietato dalla legge, dover cercare chi si occupi di tuo figlio quando ha appena sei settimane. ma anche questo ne parliamo un'altra volta. 
Poi trovi subito una persona che pare proprio giusta. E piangi una giornata intera. E non lo sai che stai già covando la polmonite. APpunto. Sei così emotional che ci scrivi pure un post sopra. Che non verà mai la luce. COme tanti altri.
 
Chè sto blog, facciamola una parentesi,non lo so, forse lo chiudo e libero i miei pensieri altrove. Chè qui il conflitto di lealtà è troppo forte. Ne parliamo di conflitto di lealtà ad un certo punto?
Chè io non so se ce la faccio a parlare comme il faut della dolcezza degli uragani e dellla felicità dopo tutta la sofferenza che ho riversato qui.

Che a volte vorrei essere leggera come una piuma e invece poi mi ricordo che ero di piombo. E quel piombo è un po' ancora qui. MA non sono sempre stata di piombo io. L'altro giorno hoo riletto tutta a mia bacheca di faccialibro . E vi giuro che c'erano giorni, una vita fa, in cui anche io riuscivo ad essere leggera e a volte ironica. E devo trovarlo un saggio, uno studio, una tesi che parli di faccialibro e delle implicazioni esistenziali. *

Ho riletto tutta la mia bacheca, poi ho iniziato a scrivere una luuunga email ad Acca, la dottorandda mia preferita di due vite fa, in colorado. CHe sono secoli che non ci scriviamo e ancora mi manca così tanto che fa male. E la mail è ancora in draft. E non va bene. Ad Acca lo scrivevo. Tu mi hai conosciuta quado ancora non ero di piiombo e io oggi mi domando se è la mammitudine, l'orfanitudine, l'ennesima emigrazione... Cosa mi ha appesantita a questo punto???

E anche questo post sta per diventare un draft. Perchè ci sono troppe cose. E basterebbe l'uragano.

 
Poi una polmonite. Dicevo.
Ancora stupore
Tanta fatica
Molte dimenticanze
Che generano nuove fatiche.
Immensa gioia. 
Ancora esistenzialismo.
Un bel po' di musica. 
 
Riscopro Jovanotti...
Che anche Jovanotti a Saturnino l'ha chiamato dall'ospedale quella volta e gli ha detto tipo 'fratello stavolta sto proprio male'. E aveva proprio la polmonite. C'era scritto su un'intervista mi pare su repubblica, mi pare*.
E l'osteò. Anche quello bisognerebbe raccontarlo. Mi ha detto che i polmoni sono la tristezza. 
Quando stanno male i polmoni è la tristezza.
 
E io non avevo nè un naso che cola, nè la tosse nè niente. Ma mi si è bloccato un polmone una notte a mezzantte in punto e non riuscivo più a respirare. Ho vaneggiato vergognosamente quella notte.  Santo chercheur che non si fa mica spaventare dalle emozioni troppo forti... 
Che avevo la polmonite e nemmeno me ne ero accorta. Tutto qui.
 
Ed è che la felicità - o sono le emozioni forti, appunto, ci fanno spostare i nostri limiti.


Questo post è sponsorizzato da un fine pomeriggio in centre ville, un gouter con una nuova amica italiana che vive anche lei stabilmente a montepello e non è di passaggio e un'altra che forse forse rimane. 
e adesso non so dove mettere tutta questa energia... sono momenti in cui il mio rapporto col quartiere senz'anima vacilla...
e allora la metto qui questa energia...

Più insonnia felice per tutti !!




*
che leggo questo e lo sento talmente dentro che mi ammutolisco

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5 comments:

  1. Benvenuto dolce uragano! E benvenuta leggerezza, ma anche il piombo ha il suo perché e forse amandolo si scioglie un po anche lui. Bentornata, meg

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  2. benvenuto! non sapevo dovesse arrivare, eprdonami, mi sono persa un po' anche io nei mesi passati.
    Ti horitrovata tra i commenti sul blog di polly.
    Felice di sapervi felici, seppur insonni.
    D'altra parte come dimostra questo commento, non è necessario avere un infante in casa per non dormire alle 5 del mattino. Quindi ti capisco!

    Baci al nuovo arrivato!

    Susibita

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  3. ciao Susi!!
    non lo sapevano effettivamente in tanti... sono contenta di rincrociarti!!
    Spero che la tua insonnia sia felice! Quella mattutina è amica mia da molti anni ormai ed è foriera di cose più o meno belle. Quella notturna mi è faticosa, ma in questo caso ha avuto un ruolo colossale nel prendere alcune decisioni molto imprtanti... quindi ben sia venuta! Anche la polmonite ti dirò!

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  4. Ben arrivato dolce uragano ❤️
    E scrivi quello che ti passa per la testa...basta bozze...clicca sul tasto e pubblica lo stesso che a me mancava tanto sapere come stavi!

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova