13 June 2013

io lo corro via

è bastata una manciata di giorni circondati da amici e tutto è stranamente come crollato. Sono indietro su tutto. Indietro fuori e anche dentro. Tantissimi i bei post che vorrei commentare e ogni giorno resto sempre più indietro.

Non erano amiche qualsiasi. Erano le mie amichette olandiche che venivano in zona per una conferenza (alla quale, tra l'altro, sarei dovuta andare anche io ma non sono stata abbastanza furba. Non mi do pace per la mia poca lungimiranza). Le mie amichette giovani e un po' più spensierate, ma neanche poi troppo, ché la vita ti da pensieri a tutte le età.

Mi sono anche seduta allo stesso tavolo con il mio ex-capo. Quell'omone lì. Bravo, comprensivo. Probabilmente più furbo degli altri, ma che intanto ti fa sentire apprezzata e considerata
Esattamente negli stessi giorni, che strana coincidenza, al lavoro il mio capo attuale mi fa la mancanza di considerazione n+1. E poi arrivavano delle brutte notizie. Oddio non proprio brutte, ma belle per qualcun altro, non certo per me. E diventa importante ricominciare la ricerca, la ricerca di un futuro stabile. La cui mancanza mi pesa più che mai.

E allora è persino banale provare di nuovo quel pizzico al cuore. Quella nostalgia fortissima d'Olanda. Di quel lavoro dove avevi conquistato tutto e soprattutto te stessa. Degli amici che ti venivano a trovare quando Pistacchio era minuscolo. E se lo coccolavano.

E se lo sono coccolato ancora, anche se grande, grosso, bipede, sorridente di un sorriso anche con gli occhi. Che chiude a mezzaluna, come nei cartoni animati. Come il suo papà credo. Mi sono ritrovata ad un tavolo con Spilunga, davanti ad una tazza di te, che continua a raccontarmi pezzettini della sua storia. Lei serena, mentre io piango quello che lei non potrà mai avere. Lei scoppia in una risatina tenera e dice è mai possibile che ti faccio sempre piangere.

E sarà anche la tempesta ormonale che sento in corpo. 4-5 mesi dopo la fine dell'allattamento mi sembra di essere tornata la bomba ad orologeria di prima. Un anno e mezzo di vita in una bolla ovattata è stato un regalo prezioso. Ora toccherà combattere di nuovo con l'ormone. Non so come fate voi, ma io lo corro via, o almeno ci provo. A colpi di molecole buone. Pistacchio ha appena avuto il suo latte, io mi infilo le scarpette e vado a correre per il quartiere senz'anima.

6 comments:

  1. Azz Squa l'ormone malefico unito a visite nostalgiche è esplosivo. Correrlo via è già una gran cosa, che qui non me la sono ancora riguadagnata quella libertà; e neppure le energie aggiungerei.
    Non so se abbia alcuna utilità, ma ti capisco tanto tanto tantissimo.

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    1. già davvero es p l o s i v o
      pero' la corsa é davvero miracolosa. non me ne devo scordare!
      La libertà si conquista condividendo. Dal sesto mese mi pare Pistacchio me lo sono portato con me per improbabili corse col passeggino!
      non so neppur eio se é utile essere capita, ma sicuro mi fa sentire meno sola! La lotta con l'ormone per me ha un'importanza stratosferica. potessi vivere a metàciclo dicevo in questo post http://squabus.blogspot.fr/2008/11/bionica.html
      Ci ho fatto pure il lable con il metàciclo
      buona giornata Why, so che ti devo una email, ma sono un po' affaticata, spero mi scuserai

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  2. Brava, corrilo via. Poi i ricordi sono belli e l'ormone si quieterà in un nuovo equilibrio ... o magari no e ti toccherà ricominciare ... Secondo me voi siete un team fortissimo e tra una corsa e una lacrima tutto scorrerà per il meglio :)

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    1. l'equilibrio sarà ciclico, già so. Forse ne ho già parlato, ma io penso seriamente di essere affetta da PMDD
      http://en.wikipedia.org/wiki/Premenstrual_dysphoric_disorder

      La gravidanza e l'allattamento mi hanno dato una tregua insperata in cui mi pareva di essere diventata come tutti gli altri. Ho l'impressione che l'incantesimo si stia rompendo. A sto giro mi toccherà mettere in piedi delle strategie più strutturate.

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  3. Anche io ero abituato a correrlo via. Un po’ come se con le tossine fisiche se ne andassero vie anche quelle mentali. Correre mi permetteva sia di focalizzare meglio i miei pensieri, di solito non usavo cuffie, che non pensare e lasciarmi portare avanti solo dalle gambe che si muovevano quasi in automatico.
    Poi con l’arrivo della piccola ho dovuto modificare le abitudini e rivedere i tempi, perché tra mettersi i pantaloni da corsa e la fine della doccia passavano anche 2 ore. In famiglia mi consigliavano una corsetta di una mezzoretta ma non sarebbe stata la stessa cosa. Così ho sostituito la corsa con la piscina in “pausa pranzo”. Lo stesso beneficio. Forse per me che sono più un tipo “di testa”, lo sforzo fisico serve per staccare.
    Adesso mi sono dovuto fermare e un po’ mi manca. Dovrò riorganizzarmi di nuovo.

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    1. e certo. Sono meccanismi biochimici anche ben studiati: é proprio come dici solo che più propriamente invece di espellere tosisne mentali, ne produciamo di altamente benefiche. L'attività fisica é il primo antidoto alla depressione. E volendo vedere il controesempio ci sono persone sport-dipendendenti. S eno si fanno la loro attività stanno male d'umore.
      Mannaggia, io no sono a quei livelli! ieri é stata questione di 15 minuti appena. Ma anche solo quelli mi bastano a ritrovare qualcosa. Lo sento proprio, come un clic interno, ieri é stata una giornata di umore decisamente migliore.
      Come dicevo su a Why, intraprendere la corsa col passeggino mi ha permesso una sorta di liberazione. Mi piace parecchio la dimensione multitasking per cui sto correndo, ma ti sto anche portando a spasso. Più piccioni con una sola corsa :D
      Per inciso correvo,a desso meno ma mi ci vuole il ritorno, con un passeggino teoricamente non adatto, ma se il fondo non é troppo sgangherato va benissimo. E anzi con passeggino da combattimento (catafalco di seconda mano) ho fatto anche fuori strada.. In fondo lo scopo non é proprio fare fatica?

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova