13 September 2011

il nido dietro casa - 2 - Riprova e ricontrolla

Fissata per domani la seconda visita e la terza a ruota giovedi', manca ancora il resoconto sul primo nido. Lo avevo fatto egregiamente domenica e poi ho perso tutto. Dopo avere incrociato oggi in chat la mia amichetta mamma, che pero' non aveva tempo per imbastirsi con me sui massimi sistemi prescolari olandici, mi ridico che ho bisogno di fissare i pensieri e ci riprovo. Saro' forse un po' piu' secca, che' e' noioso scrivere cose gia' scritte, ma cosi' imparo a stare piu' attenta.


Il nido dietro casa, come dicevo, e' proprio dietro casa, con una distanza precisa di 170-metri-170 da porta a porta (qualche mormorio di invidia?). Quel che non e' ancora certo e' se la porta di casa rimarra' la stessa nei prossimi mesi. Anche se a questi ritmi, direi di si. Dico solo che l'argomento nido inteso come casa e' un super hot topic nella famiglia Squabus.

Il nido-asilo dietro casa e' aperto dalle 8 alle 18, i bimbi possono essere iscritti per un minimo di 2 giorni per settimana e per giornate forfettarie. In altre parole non ci sono riduzioni di prezzo in caso si desideri recuperare il pargolo prima della chiusura. E' a discrezione -e possibilita'- dei genitori lasciarlo 6-8-10 ore al nido.

Ore 9.30, suoniamo al citofono, ma i genitori depositano l'impronta e accedono diretti. Anche perche' -dice Kim che ci accompagna- altrimenti starebbero ore a rispondere al citofono. Insomma ci sono molti bimbi in questo asilo. E di diverse fasce di eta'. Oltre all'asilo 0-4, c'e' anche il doposcuola fino ai 13 anni. Ci vanno loro a recuperare i bimbi a scuola alle 15. Non male.
L'arrivo dei bimbi e' previsto tra le 8 e le 9.30. Per casi particolari bisogna avvertire. Su questo c'e' un po' da chiedere conferma perche' la tizia non e' stata chiarissima, neppure alla richiesta di spiegazione.

Subito all'ingresso c'e uno stanzino dove si puo' lasciare il passeggino, carrozzino, vattelapesca. Poi c'e' un secondo ingresso che da' in una specie di piazzetta, cortile interno o pozzo luce, interno all'edificio a 2 piani. E' chiuso, ma col tetto a finesta, molto luminoso. Dice che ci giocano quando piove. Uh guarda Chercheur, l'abitante passerebbe la sua infanzia a giocare qui, ti piace? (battuta sulla pioggia olandica, in caso non si fosse intercettata)

I bimbi sono divisi in gruppi:
0-1,5 – che a me pare una fascia un po' troppo ampia, no?
1,5-2,5
2,5-3,5
3,5-4 che vengono preparati per la scuola
e poi i piu' grandi anche loro suddivisi in fasce che non ricordo.

Cominciamo col visitare uno dei due gruppi 0-1,5. Prima di entrare nella stanza – tutte le porte sono a vetri, nessun ambiente e' a tenuta visiva stagna- Kim ci fa indossare delle mappine di plastica, dice per l'igiene. L'accortezza vige solo per i gruppi di questa fascia d'eta'. Le nannies e altre operatrici hanno scarpe dedicate all'asilo.

Subito all'ingresso c'e' la cucina separata, provvista anch'essa di pareti con finestrone, sulla porta un cancelletto per ostacolare l'entrata delle belvette fameliche. Il biberon in quanto oggetto va fornito dalla famiglia, anche il latte. I pasti per i bimbi piu' grandi sono cucinati qui. Visto Chercher? Se Ello l'abitante superera' lo svezzamento in Olandia (e non in un altro posto esotico) e' qui che provera' le gioie della cucina olandica. Che gioia...

In questo gruppo in particolare non ci sono bimbi piccolissimi. Nell'altro dice Kim di si, ma non ci fa andare :(
Non conto di mio i bimbi ma Kim dice che hanno fissato un limite massimo di 9 bimbi per gruppo con 2 nannies. I bimbi che vedo hanno minimo 9 mesi su per giu' (ma poi vai a valutare l'eta' del -magari mastodontico- cucciolo olandico!). A dire il vero mi sembrano tutti un po' indurmenta. Ricordo di avere letto da qualche parte (ma dove?) una riflessione su come i bimbi olandesi vengano stimolati molto meno, in termini di mostrargli oggetti, prenderli in braccio, parlarci. Risultato: piangono meno e sono piu' autonomi ed indipendenti. Sara' questa la differenza, dai bimbi italiani che conosco io, che noto nei visetti che ci scrutano in silenzio? Ce n'e' solo uno molto vispo che gattona ed esplora qui e li' (sara' straniero?).

Sull'altro lato rispetto al cucinino, ci sono un armadio con i cambi per i pargoli ed alcuni fasciatoi. I pannoli sono forniti dall'asilo. Al momento le nannies stanno cambiando i piccoli ad uno ad uno. Su un'altra parete si apre un altro stanzino con i lettini per i riposini. Ci sono una decina di lettini, quelli classici con le sponde apribili. Sono sistemati a due a due, soluzione a castello. Spiega Kim che i piu' piccoli dormono al piano di sopra, i piu' grandi ingabbiati sotto. Fai che l'abitante non sviluppi le mie fobie senno col cacchio che lo mettete li' sotto e chiudete le sponde-inferriate.

Mi sa che e' a questo punto che realizzo che verra' un momento in cui io arrivero' in un posto come questo con un fagottino in braccio e lo lascero' li' per tutto il giorno. Deglutisco. Sono fermamente convinta di voler tornare a lavorare quanto prima, pero' non so...
Tra l'altro indipendenza o no, questi sono figli di supereroi, come li chiamo io gli olandici che hanno sempre tutto sotto controllo e se pure non ce l'hanno, tanto sembra che lo sia ed allora lo e'. Super-confident, livello di sicurezza in se stessi alle stelle. Supereroi. E insomma questa e' la scuola per supereroi. Io non so se ce la faccio ad essere mamma di un supereroe. Amenoche' alla nascita i superpoteri non passino in qualche modo un po' anche a me?

Nel gruppo 1,5-2,5 c'e' un po' piu' di vita, ma solo un poco. I bimbi stanno ancora utti imbambolati a guardarci. Forse e' perche' sentono parlare inglese? Il mio olandico non e' abbastanza buono per conversazioni cosi' avanzate, quello del Chercheur menchemeno.

Qui Kim concentra l'attenzione su questa grande stanza che -dice- magari puzza pure pero' e' interessante. E' il bagno. La porta e' spalancata, sembra il punto nevralgico del gruppo, c'e' un gran fermento. Ci sono su un lato 3 waterini grandezza bimbo e un lavandino in metallo pure lui altezza bimbo. Sulla parete opposta ci sono dei fasciatoi. Questi hanno “l'accesso indipendente”, delle solide scale cosi' i bimbi ci salgono soli e salvano la schiena delle nannies. Delle nannies stanno cambiando dei bimbi. In genere il rapporto adulti:bimbi mi sembra molto piu' alto di 2:9, forse le cuoche non contano e nemmeno i giovani apprendisti-nanny. Su uno dei water c'e' seduto un bimbo, una nanny seduta su una sedia affianco a lui. Dice Kim- qui insegnamo ai bimbi il passaggio dal pannolo. Anche se lo portano ancora, dopo averli cambiati, li sediamo un pochino sulla tazza (tazzina?!). Sul lato corto proprio all'entrata ci sono 3 bimbe sedute per terra, forse aspettano il loro turno. Ad un tratto una si alza di scatto e tira una craniata contro piccolo lavello di metallo, porella. Le nannies la confortano a parole, tono dolce ma non lamentoso e soprattutto a distanza, nessuna si muove di un millimetro. Piange un pochetto, poi smette.

Proseguiamo al gruppo 2,5-3,5. I bimbi qui sembrano piu' svegli e simpatici. Sono tutti seduti intorno ad un tavolo, una nanny gli sta parlando, chissa' che fanno. Esortano uno -forse madrelingua- a parlarci in inglese, ma quello non c'ha voglia.

Kim ci porta anche a vedere il doposcuola, che al momento e' disabitato, e' mattina ed i bimbi sono a scuola! In una prima zona ampissima (fasce di eta'? Mi sono persa...) ci sono vari tavoli, divanetti con librerie, tappeti e giochi. In una allucinazione vedo la mia amichetta educatrice-artista fare i suoi laboratori con un'orda di bimbi biondi (Carmen, se restiamo qui, tra qualche anno saro' la tua P.R.).
In un angolo c'e' un grattacelo fatto con i kapla. Supereroi! Il Chercheur e' estasiato. Un'ultima stanza piu' piccola e' riservata ai ragazzini piu' grandi. Ci sono cose un po' piu' da grandi. Kim dice la TV assolutamente no, pero' abbiamo ceduto sulla Wii. In ogni modo vegliamo che ogni ragazzino ci giochi per non piu' di 15 minuti e poi tocchera' ad un altro.

E' ora di andare, Kim ci offre un te se abbiamo altre domande. Per le cose amministrative non ci sa aiutare, per esempio quando piu' o meno potrebbero farci sapere se c'e' posto o no.



Bilancio, il Chercheur si dice entusiasta. Io non so. Sara' stata la sensazione di confusione qui e la', oppure i bimbi indurmenta? Devo comparare. Poi bho tipo che questo asilo sta a quello che io mi immaginavo, come uno shopping mall sta ad un supermercatino di prodotti biologici. Gigante, tutto qui, tutto ora.






I conti della serva.
Prendero' il part time all'80%, usufrendo del congedo parentale che puo' essere preso per poche ore a settimana e dilazionato su diversi anni (ma riusciro' poi davvero a usufruirne? Chissa'). Quindi il pargolo stara' al nido 4 giorni a settimana. Il Chercheur ha diritto anche lui alla riduzione dell'orario, ma dopo un momento iniziale in cui si pensava a 3 giorni di nido per il piccolo, un giorno con mamma (mamadag) ed uno con papa' (papadag) -come fanno molti olandesi, vedaci apposita terminologia- c'e' stato un attimo di tentennamento. Quindi forse 4 giorni di nido ed un mamadag e poi weekend.
Il costo di questo nido e' di 6,8 euri all'ora (e' il piu' caro, altri nidi costano 6 fino a 6,53). In realta' la base e' la giornata che non puo' essere frazionata, quindi 68 euri al giorno, 270 circa a settimana, 1100 al mese. Gli olandici si lamentano molto di questi costi, pero' e' anche vero che una coppia con entrambi genitori lavoratori puo' avere indietro un rimborso di una buona parte di questa cifra.
In una simulazione che abbiamo fatto online risulta che, a seconda del reddito, una cifra variabile da 500 a 700 euri (grosso modo la meta' della spesa) torna indietro alla dichiarazione dei redditi.

La soluzione micronido sembra notevolmente piu' economica con un costo di 5 euri all'ora, maggiore flessibilita' (credo, ancora devo studiare) che implica un costo mensile (per lo stesso numero di ore giornaliere -10- considerate prima) di circa 850 euri, a parita' piu' o meno di rimborso.


Sfinita, domani mattina visita al nido vicino al mio posto di lavoro. Logistica impeccabile, ma l'impressione “da fuori” dice che non ci piacera' troppo.....

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova