22 May 2011

Non di solo pane...


Ieri terzo matrimonio in terra olandica. Uno lui dutch, lei italo-francese. Uno lui argentino lei spagnola di terra canaria. Ieri per la prima volta si andava 100%-dutch.

Piu' che un matrimonio, un mezzo giro d'Italia.
Ore 12.45 prima tappa in comune: il si legale degli sposi
Ore 14 seconda tappa: in chiesa: il si religioso
Ore imprecisate terza tappa: brindisi nel cortiletto della chiesa
Ore che non voglio sentirlo, quarta tappa: cena
Ore 20.30 quinta tappa nel salone del ristorante: festa con onnipresente cabaret

Invitata solo alla prima, seconda e quinta tappa (ed abbandonato il giro a meta' della quinta tappa, dopo un video di 20 minuti e passa in olandese dal significato intrinseco incomprensibile e l'audio terribile) la cosa piu' impressionante e' stata alla fine della prima tappa, all'uscita del comune: tutte queste persone imbellettate, giacche, cravatte, rossetti, tacchi alti e vestitini a fiori svolazzanti, tirare fuori dalla borsetta laccata il sacchettino di plastica -il tradizionale lunch box forse non era abbastanza in tinta?- col tradizionale brood en kaas (pane e formaggio) delle 12. Per una volta, eccezionalmente, visto che e' festa, in ritardo sulla tabella di marcia. Erano a quel punto addirittura le 13.15, chissa' che fame che avevano!

Molti olandici c'hanno un lunch box preferito che tengono per sempre. Il mio grande capo ne ha uno che ad occhio e croce deriva dalle sue scuole elementari.

Non di solo pane vivra' l'uomo. Anche di formaggio. Possibimente nel lunch box di tutta la vita.


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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova