12 May 2007

Are you gonna walk?










Ieri sono andata a vedere la cerimonia di consegna dei diplomi.
Quella che si vede nei film, tutti con la toga ed il cappello quadrato... credo si chiami Commencement Ceremony. Tutti i "laureati" (nel caso di ieri erano studenti di master e dottorato) sfilano, si siedono, vengono chiamati uno ad uno sul palco dove il loro advisor li "incorona" con la sciarpetta colorata simbolo del titolo*. E siccome camminano verso il palco, definiscono la cosa walking [non è molto chiaro neppure a me]. In ogni caso: Are you gonna walk? Camminerai? è stato il tomentone degli ultimi giorni... Ma solo negli ultimi due giorni, ché questa è una terra fast, dove le cose arrivano svelte e vengono consumate ancora piu' in fretta.
La mia collega messicana si dottorerà a dicembre (!) e quindi ieri ha camminato, ché questa cerimonia la fanno una volta all'anno, mica tutti i giorni. E come potevo perdermi un tale evento? Tutta cultura! Mi son detta... e che cultura. Intanto la cerimonia si svolgeva nell'arena del campus. Presente le partite di NBA? Ecco, Fortnox ha una squadra di basket da pena, però l'arena è di quelle-là. Mica pizza e fichi. C'era il pienone. Sono entrati i professoroni nelle loro toghe luccicanti e colorate, mille colori, un carnevale. E mi hanno detto che è un peccato che non ho mai letto Harry Potter. Poi sono arrivati anche i "laureandi" e camminavano tutti emozionati e colorati.
E camminava anche la collega messicana, tra l'altro con dei gran taccazzi a spillo... accompagnata dal suo advisor, nonchè mio boss (nonchè la a voi nota Jo March), calzante zoccoletti rosa. Erano uno spettacolo una vicina all'altra!
La cerimonia è cominciata con l'inno, come d'obbligo. La perplitudine iniziale si è trovata ancora più spaesata quando otto-mila-persone (tante ne tiene l'arena) si sono tutte girate verso di noi, che avevamo scelto di sederci proprio sul lato della bandiera. Ho commissionato una foto. Se mi arriva la posto, che non si puo' descrivere.
Poi gran discorsi, congratulazioni, incoronamenti, saluti e baci. Almeno per me che dopo l'incoronazione della messicana sono andata via. Sono andata ad ammazzarmi di vasche, come è ormai abitudine quando mi trovo in campus di venerdi' pomeriggio e sono perplessa. E lo sono sempre, perchè lavorare fuori dal campus in un ambiente a forte percentuale straniera cambia le prospettive del vivere qui. E nuotavo e pensavo che la realtà è più pacchiana della finzione. Che ad uno spettacolo così su pellicola non ci avrei creduto.
E a sera commentavamo, cenando in una Steakhouse, e gli argentini che -dicono- non cammineranno manco a morire, mi chiedevano Tu cammineresti? e In Italia com'è? Ed io che sono stata allucinata tutta la cerimonia, pure mi sono commossa quando Malena la messicana ha sfilato con Jo March sottobraccio. E per anni ho detto che non mi sarei laureata in giacca e cravatta al femminile, eppure quel giorno lì indossavo il mio bravo tallieur con camicina, le scarpette verniciate e la Carmen mi aveva prestato gli argenti. La vita è così. Peccato che poi c'è chi si fa furbo e comincia a vendertela.



*Tutto è rigorosamente affittato, ed è l'università stessa ad occuparsi di tutto. Se vuoi puoi comprare la toga, il cappello, la sciarpa. Mi hanno detto che solo quest'ultima costava 400$.

1 comment:

  1. Sabato sono stata anch'io ad una commencement, piuttosto solenne. Diversi professori e studenti hanno fatto vari discorsi, carini alcuni, pallosi altri. Pero' almeno ti riconoscono la maledetta fatica fatta, invece che da noi, dove solo se sei fortunata il tuo relatore la tesi la legge e durante la sessione la gente legge il giornale mentre parli.
    Comunque tocchera' pure a me a dicembre. Temo che la toga mi ingrassi.

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Io lo so cosa stai pensando.
Lo scrivo, non lo scrivo, quasi quasi lo scrivo. Ma no dai...
E' lo stesso che penso anche io quasi ogni volta.
Ma tu prova, prova a lasciare una traccia.
Non sarà invano.

Prova pro-pro-prova